MOBBING, D’ABRAMO CHIEDE IL GIUDIZIO ABBREVIATO

Il sindaco di Leporano uscente e candidato: "Certo dei miei atti, lo faccio a garanzia dei cittadini"

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«Sono così sicuro della legittimità degli atti amministrativi che portano la mia firma, che chiederò il giudizio abbreviato».

L’avvocato Angelo D’Abramo, candidato sindaco al comune di Leporano e primo cittadino uscente, affronterà con questo spirito la seconda udienza del Gip Vilma Gilli, prevista per domani 17 aprile e relativa al procedimento che lo vede indagato per mobbing nei confronti di un dirigente comunale. Una decisione a garanzia dei cittadini, quella presa da D’Abramo, affinché la campagna elettorale non sia “preda” degli avvelenatori di professione, pronti a utilizzare argomenti distraenti rispetto al sano confronto sullo sviluppo del territorio.

La richiesta di giudizio abbreviato è stata ampiamente condivisa dal collegio difensivo, composto dagli avvocati De Feis, Marseglia e Minetola. Ricorrendo a questo procedimento penale speciale, insomma, l’avvocato D’Abramo si sottoporrà al giudizio solo sulla base di ciò che è già presente nel fascicolo del pubblico ministero e, soprattutto, di atti e documenti all’attenzione del Gip: nessun dibattimento, quindi, tempi più rapidi e grande fiducia nel lavoro della magistratura inquirente.

«Procederemo in questa direzione – ha aggiunto D’Abramo – per affermare con forza che, al contrario di quanto qualcuno voglia far credere, la mia attività amministrativa è stata improntata al rispetto delle regole, ispirata a criteri di trasparenza sempre più stringenti e, di conseguenza, non trattabili. Sono certo della mia estraneità ai fatti contestati, desidero che questa certezza possa essere patrimonio della mia comunità».

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