FUGGIANO: “AREU, SBAGLIATA LA RIFORMA DI EMILIANO”

Il coordinatore provinciale di Idea: "Bisogna dare fiducia alle attuali associazioni che coprono il servizio risparmiando tanto danaro pubblico"

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Lo scorso 28 gennaio, presso il padiglione “Vinci” del SS. Annunziata di Taranto si è tenuto il convegno “AREU, il nuovo assetto per l’emergenza-urgenza in Puglia”. Al Convegno tra gli altri ha assistito anche il presidente provinciale del Movimento IDEA, avv. Salvatore Fuggiano.

“Nel corso del convegno – spiega Fuggiano – è emerso che, secondo il Presidente Emiliano e la sua Giunta, l’Agenzia Regionale per l’Emergenza-Urgenza (AREU) utilizzerà attività organizzative e gestionali innovative (non è dato sapere quali) per rendere più efficiente il servizio di emergenza-urgenza (accusando così implicitamente di inadeguatezza l’attuale servizio svolto)”.

Per il presidente provinciale di IDEA, avv. Salvatore Fuggiano, “il disegno di legge regionale approvato dalla III Commissione con solo 6 voti favorevoli, segna una svolta importante esclusivamente per il Presidente Emiliano e i suoi amici del centro-sinistra, in vista delle elezioni regionali del 2020. Questo disegno di legge serve ai rappresentanti della Giunta di centro-sinistra solo ad avere l’appoggio e il consenso delle lobby e garantirsi i loro voti, tanto è vero che nei comunicati stampa si “strombazza” la possibilità di assunzioni per medici, operatori, infermieri, autisti, soccorritori. Tutto ciò se non fosse che si tratta di promesse che vengono da chi è stato l’autore unico della chiusura di presidi e reparti ospedalieri che hanno suscitato il malcontento e creato grave disagio per gli utenti, e di chi sta da tempo litigando sulle liste di attesa senza risolvere il problema e che ora, già prima di costruire il nuovo servizio, mette a rischio l’esistenza e l’operato del 118, Dipartimento Emergenza-Urgenza, sacrificando gli attuali operatori del volontariato con le loro associazioni”.

Per il presidente di IDEA, “Emiliano sta creando un altro carrozzone (come già non bastassero l’AQP e il Consorzio di Bonifica regionale) che prevede la nomina ai vertici di Direttore Generale, Direttore Amministrativo, Dirigenti e funzionari. Vertici che inevitabilmente faranno elevare i costi di gestione a scapito dei cittadini. Non è un segreto, infatti, che l’AREU costerà 230 milioni di euro cui vanno aggiunti almeno altri 6 milioni di euro per i costi delle strutture. Costi, questi, che superano la spesa attuale per la gestione del sistema di Emergenza-Urgenza di ben 86 milioni di euro (altro che efficienza). Insomma, pur di raccattare voti, questo governo regionale intende sacrificare le associazioni di volontariato del sistema 118, radicate ed apprezzate nel territorio tarantino e pugliese, ed elevare la spesa in un settore dove, il sistema delle associazioni di volontariato convenzionate, che già dispone di 176 postazioni ambulanze tra medicalizzate (con a bordo medico, infermiere e due autisti soccorritori), india (con a bordo un infermiere e 2 autisti soccorritori) e Victor (con a bordo due autisti soccorritori) ed anche di 25 automediche (con a bordo medico-infermiere e un autista soccorritore), è efficiente al punto che garantisce, come ha sempre fatto con umiltà ed a costo di ingenti sacrifici economici, oltre le emergenze-urgenze ordinarie, anche le maxi emergenze di ogni genere sia sanitarie sia di protezione civile e si capisce che una qualsiasi loro limitazione creerebbe sicuramente problemi nella gestione delle emergenze di ogni genere (idrogeologiche, atmosferiche, ecc.)”.

Secondo l’avv. Fuggiano, “la Giunta di centro-sinistra dovrebbe valorizzare la professionalità ed esperienza maturata in tutti questi anni dai volontari, che per essere tali hanno certamente un più elevato grado di umanità. Dovrebbe agire conseguentemente per migliorare la parte pubblica del sistema e per questo dovrebbe anche impedire di procedere ad affidamenti come quello proposto nel bando della ASL di Foggia, censurato dal TAR (sentenza 48/2019), relativo all’affidamento a forfait secondo la DGR 1479/2011, ma il cui corrispettivo si rivela sempre inferiore alle spese effettivamente sostenute per il servizio prestato dalle associazioni di volontariato (che sono in deficit) e che, in ogni caso, come fatto rilevare dal sindaco di Avetrana Antonio Minò in sede di audizione alla Regione, è in netto contrasto con le disposizioni del D.Lgs. 117/2017. Dovrebbe, semmai finanziare adeguatamente il sistema attuale ed operare per completare il dipartimento dell’emergenza-urgenza, il cui impianto risale alla deliberazione della Giunta Regionale nel 2006, anziché disperdere il patrimonio di risorse di cui dispone il sistema attuale”.

Secondo il presidente provinciale di IDEA, “invece di penalizzare un settore fondamentale come il volontariato, e rendere critica la già precaria condizione dei medici convenzionati, degli infermieri e degli autisti soccorritori che ad oggi sono gli attori protagonisti, come accade quasi in tutte le altre regioni italiane potrebbe migliorare la situazione del Dipartimento di emergenza – urgenza con la nomina di un unico direttore, da individuare in uno degli attuali direttori dei centri operativi del 118, incentivando le associazioni di volontariato per rendere il sistema sempre più plurale, evitando la formazione di carrozzoni che sono trasparenti soltanto in apparenza, mentre in pratica agiscono in un regime di privilegio assoluto, che grava sui cittadini. In tal modo gli 80 e più milioni di euro risparmiati potrebbero essere più utilmente utilizzati in parte per la riapertura di alcuni indispensabili reparti ospedalieri chiusi in ogni dove con la scusa della ristrettezza economica, e in parte per accorciare celermente i tempi biblici delle liste di attesa”.

“I disagi – conclude – incidono purtroppo sulla carne viva dei cittadini, dopo lo smantellamento del sistema sanitario.una camera iperbarica, Bisognerebbe pensare, inoltre, anche ad una nuova camera iperbarica: quella dell’ospedale Militare non basta a soddisfare le esigenze del cittadino. Ci sono liste di attesa lunghissime per curare varie patologie e pochi posti: in caso di urgenze gli altri pazienti spesso sono costretti a saltare le terapie”.

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